Nell’estate 2022 decisi finalmente di iscrivermi al corso Wset Level 3, dopo mesi e mesi di ripensamenti dovuti principalmente allo scoglio della lingua inglese. Infatti questo è il primo fatto da considerare: mentre il Livello 1 e 2 del Wset si possono frequentare anche in lingua italiana, il Wset Level 3 è disponibile, almeno in Italia, solo in lingua inglese.
Quindi da adesso non perderò tempo ed andrò subito al sodo della questione e dei consigli che potrebbero tornarti utili qualora tu stia decidendo se fare o meno il Wset Level 3. Mi chiamo Morris Lazzoni e se non conosci il mio passato nel vino, allora ti consiglio di leggere la mia presentazione.
Consigli e suggerimenti se stai pensando di iscriverti al Wset Level 3
Cercherò di essere il più obiettivo e razionale possibile nel descrivere tutto ciò che possa essere utile ad altre persone che vogliano intraprendere quest’avventura. C’è una cosa da tenere a mente sempre durante il percorso: non è una passeggiata!
Mettiamoci pure lo scoglio della lingua inglese, con la quale bisogna confrontarsi durante lo studio a casa, i giorni in aula con il teacher e l’esame finale. Almeno per me questa è stata la prima grossa difficoltà, venendo da un livello di conoscenza dell’inglese non proprio esagerato.
I primi giorni mi sono maledetto più volte riguardo alla scelta di imbarcarmi in una sfida che consideravo più grande di me: con il passare del tempo però miglioravo la comprensione del testo e cercavo, parallelamente allo studio della materia vino, di riprendere in mano anche le basi dell’inglese per agevolarmi il più possibile nella lettura del libro.
Tra chi leggerà questo articolo ci saranno sicuramente persone più avvezze a leggere, parlare e scrivere in inglese rispetto a me: magari considererete questo mio avvertimento totalmente inutile. Buon per voi, perché avrete una bega in meno a cui pensare. Visto che gli avvertimenti iniziali sono finiti, posso partire con i miei 10 consigli per affrontare al meglio lo studio e superare l’esame del Wset Level 3.
PS: se te lo stai chiedendo, ho superato l’esame con il voto Pass with Merit, il voto di mezzo nella scala di giudizio finale del Wine & Spirit Education Trust di Londra. A tal proposito ti consiglio di visitare il sito ufficiale, cliccando qua, se vuoi ottenere info pratiche riguardanti il corso ed il suo svolgimento.
I 10 consigli che ti aiuteranno ( e non poco ) se vuoi passare l’esame Wset Level 3
Sarà un decalogo breve, conciso e molto pratico che, ti garantisco, ho provato sulla mia pelle durante i mesi di studio preparatorio all’esame finale.
1° consiglio: scegli un buon provider ( scuola )
Potrà sembrare banale, ma non lo è. È vero che il programma Wset è uguale in tutto il Mondo e che quanto si studia ha valenza qualora si abiti in Italia, in California o in Cina, ma è altrettanto vero che chi ti aiuta, supporta e ti segue nel periodo pre-esame è il tuo tutor!
Io sono stato fortunato nello scegliere Gabriele Alessandroni di Wine School Italia a Firenze, perché non ha mai lesinato supporto a me ed agli altri partecipanti nel periodo successivo alle cinque giornate in aula e precedente l’esame finale. In più è sempre stato empatico in aula, ma anche altrettanto preciso e severo nello stimolarci a comprendere il modo di intendere e ragionare che sta alla base dello studio per il Wset Level 3.
2° consiglio: iscriviti al corso un bel pò di tempo prima
Iscriversi tempo prima e ricevere a casa il materiale di studio permette di famigliarizzare con il libro di testo ed iniziare a studiare per conto proprio. Ciò aiuterà ad arrivare ai giorni del corso in aula un pò più preparati e coscienti degli argomenti che si affronteranno, nonostante la vastità del programma di studio. Dopo le giornate passate in aula capirai davvero la mole di cosa da studiare e ti sembrerà quasi di non aver studiato prima del corso, ma questo è un altro discorso…
3° consiglio: studia e pensa in modo razionale
Un altro scoglio importante che ho dovuto affrontare è stato l’approccio metodico e razionale richiesto dal percorso Wset. Noi italiani siamo abituati a romanzare tutto, usando la nostra bellissima lingua in modo poetico, narrativo od appunto romanzato. Quello che troverai nel libro di testo Wset e nel modo di pensare è quanto di più lontano esista dal modo di pensare italiano: precisione di informazioni, semplicità, razionalità e scrittura concisa sono i parametri da fare propri. Ricordalo sempre!
4° consiglio: non sottovalutare nessun capitolo del libro
A prima vista il libro di testo potrebbe sembrarti piccolo, sopratutto se hai già fatto altri percorsi di studio nel mondo del vino. Prendo come esempio i libri di testo Ais, sui quali ho studiato per diventare Sommelier, che sono più alti e spessi ma anche scritti con caratteri più grandi e con maggiori spazi vuoti. Il libro di testo del Wset invece è compatto, scritto a caratteri piccoli e pieno zeppo di info da studiare e da sapere. Quindi studia tutto, perché ogni piccolo paragrafo può essere oggetto di esame.
5° consiglio: lascia perdere altri libri di testo
Inizialmente ho fatto l’errore, a cui ho rimediato in corsa d’opera, di consultare anche altri libri di testo oltre a quello del Wset. Nella mia testa l’idea era quella di “integrare” le informazioni che leggevo nel libro con quelle dei libri Ais oppure dell’Atlante Mondiale dei vini o di altri ancora. In realtà non c’è nulla da integrare rispetto alle nozioni contenute nel libro, ma c’è solo da comprenderle al meglio per farle proprie. Quindi concentrati solo sul libro Wset e lascia perdere gli altri.
Dopo i primi 5 consigli “di avvertimento” passo a quelli più pratici
6° consiglio: fatti degli schemi
Sarà più facile comprendere i vari argomenti se ti farai degli schemi in cui andrai a rivedere in modo logico e razionale le connessioni tra vigna, cantina e vino prodotto. Lo studio del Wset Level 3 si basa molto sulla comprensione del “perché” un qualcosa accada e, molto spesso, ciò riguarda non solo il tipo di uva scelta ma anche il posizionamento geografico del vigneto, il clima della zona, il sistema di allevamento scelto, le scelte agronomiche e così via. Ragionare per consecutio logica ti aiuterà moltissimo.
7° consiglio: studia molto sulle mappe
Nel secondo libro, quello dedicato anche alle schede degustazione, troverai tutte le mappe geografiche delle aree vinicole interessate dal programma del Wset Level 3. Ciò non significa che queste mappe contengano tutto ciò che c’è da sapere su un determinato areale vinicolo, ma sicuramente quello che bisogna sapere secondo il programma. Quindi consultale, memorizzale e scrivici sopra alcune note che ti saranno utili per ricordare sotto zone, terreni, condizioni climatiche, uve coltivate e stili di vinificazione.
8° consiglio: crea post-it su ogni area
Il metodo di insegnamento per il 3° livello Wset parte sempre dal chiedersi “Why?”, cioè il perché accada o risulti un determinato fatto. Perché un vino ha determinate caratteristiche? Perché si coltivano certe uve piuttosto che altre? Perchè il clima influenza lo stile del vino? Scoprirai che sapere a menadito clima, fattori d’influenza, variazioni climatiche, suoli, esposizioni, uve e stili di vinificazione di ogni areale diverrà fondamentale. Ciò ti riuscirà meglio se ti creerai dei foglietti riassuntivi con i fattori principali. Io li avevo fatti e poi attaccati nelle singole mappe, in modo che guardando la mappa della California, della Nuova Zelanda o del Cile avessi subito ben chiaro le caratteristiche principali da ricordare.
9° consiglio: dopo i post-it arriva l’approfondimento
Ovviamente un post-it con informazioni grossolane su una zona vinicola non è sufficiente per ricordare quanto può essere richiesto all’esame. Quel sistema ti aiuterà nel ricordare le macro informazioni di ogni zona o Paese, ma dopo sarà fondamentale approfondire le singole tematiche per non tralasciare alcun particolare. Noi italiani di solito facciamo fatica con molte aree vinicole del Mondo perché, anche qualora si venga già da un percorso da Sommelier, molto spesso alcuni paesi vengono studiati in modo alquanto superficiale. Io per esempio ho faticato molto per memorizzare zone, climi, terreni e uve della California, del Sud Africa o dell’Australia, ma molto meno con i paesi europei come Francia, Germania o Spagna.
10° consiglio: apri la mente al metodo di degustazione
NON SOTTOVALUTARE LA DEGUSTAZIONE. L’ho volutamente scritto in maiuscolo per sottolineare quanto sia importante. Ammetto di aver faticato molto all’inizio e forse di aver sottovalutato l’importanza della tecnica di degustazione propria del Wset. Di solito mi approccio alla degustazione di un vino in modo narrativo, anche per la deformazione professionale dell’appassionato di scrittura tramutato in wine blogger a cui piace raccontare il vino piuttosto che darne una scarna interpretazione razionale.
Questo è quanto di più sbagliato si possa fare durante lo studio del Wset Level 3: ancora oggi mi mangio le mani per aver mancato quel “Pass with Distinction” ( che potevo tranquillamente raggiungere ) dovuto a mie piccole mancanze sulla perfetta applicazione del metodo Wset nella degustazione. Oggettivamente non potevo fare di più nella parte scritta: ho studiato, mi sono fatto il mazzo ma ero, e lo sono ancora, ben cosciente che il mio livello d’inglese non fosse proprio di stampo “oxorfdiano”.
Il metodo usato dal Wset si chiama SAT ( Systematic approach to tasting ) e prevede un susseguirsi di passaggi valutativi per arrivare al giudizio finale di un vino. Non sono previsti voti numerici, ma un giudizio globale che passa attraverso le fasi di giudizio visivo, olfattivo e gustativo. Un esempio di scheda degustazione si trova anche online, per cui si può già sbirciare per avere un quadro più globale.
Considerazioni finali sulla mia esperienza del corso Wset Level 3
Ognuno di noi probabilmente avrà delle conoscenze o certezze personali che potranno aiutarlo durante il percorso di studio, ma è fondamentale, qualora tu voglia passare l’esame, mettere da parte il tronfio orgoglio italico e buttarsi a capofitto a studiare con umiltà e tanta curiosità.
Il giorno in cui è arrivata la mail con il risultato ho provato una vera liberazione! Sapevo di non aver sfigurato durante l’esame ma, considerando la difficoltà del programma, l’aver scritto in un’altra lingua e l’alto tasso di bocciature ( circa il 50% come media mondiale ), mi ero creato un’ansia più che giustificata.
Ciò che mi ha spinto a partecipare al terzo livello Wset è stata la voglia di capire ed approfondire il tema vino in un modo diverso da quanto avevo fatto fino a quel momento. Serve dedizione nello studio, tempo per applicarsi e tanta costanza per arrivare in fondo e superare l’esame.
Il mio percorso nella scuola Wset non è completo perché mi manca l’ultimo scalino, il Diploma. Il 4° livello però è una cosa molto più impegnativa del 3° livello: in Italia non abbiamo ancora scuole accreditate, per cui bisogna andare necessariamente all’estero. Le mete più vicine a noi sono Parigi o Londra, sede centrale del Wset.
Nei giorni post euforia dovuti al passaggio dell’esame Wset 3 ci ho pensato, ma poi sono nuovamente sceso con i piedi per terra. Non escludo di farlo in futuro, magari se ci saranno le giuste condizioni, ma al momento lancio la spugna ed abbandono il campo: la motivazione e la voglia ci sarebbero, ma mancano davvero le importanti economie necessarie per sostenere quella sfida. Magari arriveranno in futuro, mai dire mai!
Spero che questi consigli su come superare l’esame Wset Level 3 ti siano serviti e, qualora vorrai ulteriori informazioni, scrivimi pure: mi farà piacere esserti di aiuto!
PS: Se ti interessa muovere i primi passi nella conoscenza del vino, allora potresti essere interessato ad uno dei miei corsi degustazione. Clicca qua se vuoi saperne di più!
di MORRIS LAZZONI
VinoperPassione
Il vino è semplice da capire, basta avere passione
9 Febbraio 2023. © Riproduzione riservata