fbpx

Come ogni anno la settimana di Anteprime Toscane si apre con la giornata dedicata al vino Chianti ed al Morellino, nella ormai consueta sede della Fortezza da Basso di Firenze. A voler essere precisi la prima e vera giornata sarebbe il BuyWine ma, essendo dedicato sopratutto agli appuntamenti con agenti e distributori esteri, esce un pò fuori dal giro di anteprime del vino dedicate alla stampa nazionale ed internazionale. Quindi passo subito al racconto di Chianti Lovers e Rosso Morellino 2023, ringraziando il Consorzio Vino Chianti ed Il Consorzio Tutela Morellino di Scansano per la gentile ospitalità.

Le annate degustate in anteprima erano la 2022, sia per il Chianti che per il Morellino, mentre la 2020 era l’anteprima delle rispettive Riserve. Anticipo subito il giudizio globale sugli assaggi fatti, in modo da inserire alcuni dei vini che ho preferito tra i numerosi campioni degustati.

Annata 2022: un gioco di chiaroscuro tra luci ed ombre

Credo che molti di noi si ricordino l’estate 2022, visto che è stata una delle stagioni estive più calde degli ultimi anni: tanto sole, temperature medio-alte, pochissime piogge durante il periodo centrale e rovesci verso Settembre. Non si può giudicare una stagione facile dal punto di vista agronomico ed il risultato lo si è visto anche nei vini.

Anticipo fin da ora che di campioni del mondo, tra i vini assaggiati alla Chianti Lovers e Rosso Morellino 2023, non ne ho trovati. Ho assaggiato alcuni vini di bella fattura, altri un pò meno, ma la media è più verso il basso piuttosto che verso l’alto.

A mio avviso manca equilibrio e coesione di insieme: si passa da vini che “strappano” le gengive, per derive tanniche ben fuori dalle righe, a vini succosi, fruttati ma esili nel corpo, fino a quei pochi campioni che hanno mostrato potenzialità e buona gestione d’insieme. Con ciò non voglio sentenziare una fine anticipata ed ingloriosa per l’annata 2022, anche se la vedo dura che quei tannini “ruspanti, vegetali e galoppanti” si possano smussare ( qualora accada ) in poco tempo.

Dalla sala stampa di Chianti Lovers e Rosso Morellino 2023
Tavolo di degustazione e pass stampa per la Chianti Lovers e Rosso Morellino 2023

I migliori Chianti 2022 ( secondo me ) della Chianti Lovers e Rosso Morellino 2023

Colle Adimari – Governo all’uso Toscano 2022: tanta polposità al naso con ciliegia, mora e ribes, oltre a viola, sentori balsamici ed in genere tanta concentrazione olfattiva. Al palato è carnoso, denso nel frutto e con tannino preponderante ma non eccessivo. Chiude un pò terroso e vegetale, ma senza minare la bontà della degustazione.

Fattoria Montellori – Chianti 2022: fruttato e floreale al comando con delicatezza e finezza, a cui si aggiungono pepe nero e cannella. Assaggio ancora vinoso, croccante nel frutto e di grande scioltezza nel sorso, grazie ad un’acidità abbondante a cui non corrisponde un tannino aggressivo. Distensione finale fruttata e salivante.

Salcheto – Chianti 2022: tanta dolcezza fruttata al naso, unita a ricordi vinosi e freschi di ciliegia, arancia rossa e lampone. Solo dopo percepisci la bella nota floreale e le spezie. Al palato è succosissimo, non spesso in struttura, ma di ottima freschezza citrina e con tannino dolce e mai potente.

Borgo Macereto – Chianti 2022: al naso i frutti sono meno distesi che in altri e prevalgono spezie, note vegetali e da sottobosco. È piccante, succoso e fresco al palato, con trama tannica sottile. Si estende con una buona salivazione, lasciando un finale vegetale.

Colognole – Chianti 2022: i sentori scuri o fumé come foglie di tabacco, cacao e caffè anticipano amarena, mirtillo e ciliegia, oltre ad una sensibile piccantezza al naso. In bocca è più disteso, succoso e con tannino vibrante, ma attorniato da freschezza e salivazione.

Fattoria il Lago – Chianti 2022: emergono nitidi e precisi i contorni fruttati, quasi densi per la loro portata, prima ancora che piacevoli note floreali e speziate. È diretto, sincero ma non banale. Si percepisce invece agrumato e citrino al sorso, dove ciliegia e lampone aiutano ad ampliare il corpo della bella freschezza generale. Tannino presente e nei ranghi.

Fattoria Selvapiana – Chianti 2022: buona espressività in cui piccantezza, spunto floreale e frutti rossi sono ben amalgamati. Meno evidenti invece i ricordi vegetali e lievemente mentolati. Al palato è croccante e pieno di frutto, così come il tannino è dolce e mai ruvido pur essendo diffuso e percepibile. Freschezza e lunghezza citrina durano vari secondi. Degustai ottimi vini di Selvapiana anche anni fa: leggi l’articolo.

Chianti Lovers e Rosso Morellino 2023: continuo con gli assaggi dei Chianti Riserva

Fattoria Montellori – Chianti Riserva 2020: olfatto che gioca su toni scuri come frutti neri, già maturi e ben polposi, per poi virare su note erbacee secche, chiodi di garofano e ricordi terrosi. Davvero spinto in vena acidula e citrina al palato, con succosità da ciliegia e arancia sanguinella oltre a freschezza mentolata. Il tannino è rotondo e discreto.

Fattoria Petriolo – Chianti Riserva 2020: frutti di bosco, caffè, cacao, menta, erbaceo e spezie dolci per un olfatto ricco ed avvolgente nei profumi, che chiude con sottobosco e humus. Spinge in salivazione, grazie anche ad una succosità mai doma ed un tannino ampio ma dolce e fruttato. Buon equilibrio generale dentro bei contorni sapidi.

Fattoria di Grignano – Chianti Riserva 2020: mi accoglie con note calde di frutti maturi e quasi disidratati, rimandi vegetali e speziati, caffè, erbe aromatiche. Profumi fini e sottili, mai invadenti. Il sorso è agrumato, citrino, lungo e snello in freschezza mentre il tannino è fine e mai eccessivo in astringenza. Chiude con gusto piccante e di buona persistenza.

Fattoria Selvapiana – Chianti Riserva 2020: scorza di arancia, ciliegia e lampone, erbe aromatiche fresche, cannella, floreale e foglie di tabacco. Davvero espressivo pur nella sua delicatezza. Sorso elegante e fine, dove il frutto appare allungare, con un tannino tenue e misurato. Cuoio, arancia sanguinella e cacao nel finale. Bella persistenza. Per me il migliore della Chianti Lovers e Rosso Morellino 2023.

Adesso i migliori assaggi di Morellino di Scansano 2020

Antonio Camillo – Morellino 2020: polposo e ampio nel frutto, oltre a spezie dolci e bellissima intensità floreale. È snello all’assaggio, con golosità e succo di frutti rossi che invogliano. Tannino dolce, buona sapidità e giusta freschezza. Vino goloso!

Podere 414 – Morellino 2020: dolce nei profumi, espressivo nel frutto e con spezie che portano una leggera nota piccante. Diretto in bocca, schietto nel sorso pieno di ciliegia, ribes e lampone oltre a ricordi vegetali freschi e con un tannino smussato, avvolgente e ben inserito nel contesto. Acidità giusta che dona scorrevolezza.

Provveditore – Morellino 2020: caldo e denso nei profumi con rimandi a frutti rossi maturi, floreale, cioccolato e tracce erbacee. Al sorso contrasta quanto detto al naso, visto che lunghezza citrina e salivante fanno scorrere snello e piacevole il vino, grazie anche ad un tannino mai esagerato e cesellato.

Bruni – Morellino 2020: davvero polposo nei profumi, oltre a note floreali e calore alcolico. Semplice, ma sincero. Schietto anche all’assaggio con tannino misurato, frutti croccanti e buona distensione in salivazione e freschezza.

Foto di rito all'ingresso di Chianti Lovers e Rosso Morellino 2023
Foto di rito all’ingresso della Chianti Lovers e Rosso Morellino 2023

Considerazioni finali sulla Chianti Lovers e Rosso Morellino 2023

Ho assaggiato vari campioni, ma ne ho scelti pochi come migliori. Il motivo? Ho anticipato prima che alcuni vini non erano, a mio avviso, consoni, aldilà di una precoce degustazione come si conviene in un’Anteprima come la Chianti Lovers e Rosso Morellino 2023.

Il problema forse è la tipologia di prodotto, spesso venduto a basso prezzo nei mercati interni ed esteri a pregiudicare, per alcune cantine e non per altre, una ricerca della qualità di buon livello. Di fronte al basso livello di certi vini, viene lecito chiedersi quale sia l’obiettivo del vino Chianti, dal momento che il suo nome rappresenta sicuramente il vino italiano più conosciuto al Mondo.

Dopotutto è vero che anni ( o decenni ) di quantità e bassi prezzi non si possono cancellare con un colpo di spugna e lo stesso discorso potrebbe valere per la tipologia Morellino di Scansano, anche se conosciuta e diffusa maggiormente all’interno dei confini italici.

Mii è balzata anche alla vista la quasi totale assenza di campioni da alcune sotto zone del Chianti come Montalbano ( 1 ) e Colli Aretini ( 1 ). Le aziende hanno deciso di non presentare i campioni oppure, come potrebbe essere più veritiero, decidono di imbottigliare usando solo la dicitura Chianti e non quella della sotto zona?

Se così fosse, nascono dubbi sulla reale opportunità di mantenere così tante sotto zone che non vengono realmente sfruttate e fatte conoscere. Aldilà del fascino della Rùfina, che pare giocare un campionato a parte all’interno delle tipologie Chianti, e la convenienza dei Colli Senesi, vista la vicinanza con ben più note località, le altre hanno davvero ancora senso? Siamo sicuri che un mercato sempre più globale, come quello a cui è destinata gran parte della produzione di Chianti, comprenda veramente differenze create ormai decenni or sono?

PS…Mancavano anche Chianti Colline Pisane nell’elenco dei vini in degustazione: magari li ho saltati ma, che io sappia, non ho problemi di vista. Anche questa è casualità?

Dalla Chianti Lovers e Rosso Morellino 2023 è tutto: ci vediamo il prossimo anno!

di MORRIS LAZZONI

VinoperPassione

Il vino è semplice da capire, basta avere passione

20 Febbraio 2023. © Riproduzione riservata