UN SAUVIGNON DA SAN LORENZO ISONTINO, TRA CORMÓNS E GORIZIA
Da quattro generazioni Lis Neris porta avanti la produzione di vino in un lembo di territorio da sempre conteso e combattuto, la Valle dell’Isonzo. La “lotta di conquista” inizia prima in ambito naturale. Sconvolgimenti talmente grandi da portare una vallata con fiumi li dove, qualche era geologica fa, il mare faceva la voce grossa. Da lì in poi glaciazioni, trasformazioni e nascita di monti e fiumi hanno portato alla configurazione che conosciamo oggi. Ma esiste anche una “seconda lotta” quella del tentativo di conquista portato avanti da generazioni di popoli ( italiani, austriaci e sloveni ). Fino alla prima guerra mondiale ha contribuito a creare i cambiamenti di fronte e di bandiere che abbiamo studiato nei libri di storia.
LIS NERIS, UNA LUNGA TRADIZIONE DI VINI BIANCHI
Lis Neris produce molte tipologie di vino bianco e già al Vinitaly 2016 ho avuto modo di conoscere da vicino parte della loro produzione con la degustazione di due annate del loro Riserva Lis. Trovate qua il link in cui parlo delle degustazioni. Come già detto sono affascinato dai vini bianchi del Friuli, per la loro grande capacità di farsi apprezzare ma anche per la struttura sempre presente, di corpo e complessa che sanno mettere in mostra.
La produzione di Lis Neris conta vari vitigni bianchi. Iniziando dagli autoctoni si incontra per primo il Friulano ( ex Tocai ), il Gewurztraminer e poi i player internazionali. Sono Chardonnay, Pinot Grigio e Sauvignon Blanc. Diciamo che la squadra da Champions League c’è, così come l’allenatore ( Lis Neris ). Vediamo come si comporta il Picol. È una selezione di Sauvignon Blanc in purezza dell’annata 2012, scelto tra la molteplice offerta di vini che l’azienda può offrire. Visto il terroir e la vinificazione ha tutte le carte in regola per portare dei grandi risultati. Non siete curiosi?
SAUVIGNON MON AMOUR
Parliamo un pò del nostro Picol. Ho già detto che è un Sauvignon in purezza, matura per 11 mesi misto acciaio/inox per compiere altri 12 mesi in bottiglia prima della commercializzazione. Fa parte della gamma “Selezione” e rappresenta la sintesi dei vigneti siti sulla riva destra dell’Isonzo.
E’ un bel Sauvignon? Si, decisamente anche! E’ un vino che si dimostra fin da subito di razza iniziando dal colore. Nella sua tonalità giallo dorato perfettamente luminoso, fa intuire a colpo d’occhio forza, eleganza e bellezza d’insieme. Il modo con cui si sparge nel bicchiere fa capire che ci saranno delle belle sorprese. Carattere e personalità fanno parte del pedigree. Il tempo delle sorprese finisce subito e lascia subito spazio al “tempo delle certezze”.
HA UN BEL CARATTERE QUESTO SAUVIGNON
Il vino non ha bisogno di nascondersi dietro al lignaggio del vitigno o del territorio di origine. È un campione che sa di poter fare la differenza in campo. Non ha bisogno di trovare alibi per mascherare le proprie qualità. Si dimostra subito pronto, vivace e ben corposo, oserei quasi corpulento per come sale al naso. Ha una struttura olfattiva interessante che si presenta con un’ intensità e complessità degne di nota. Ha già qualche anno sulle spalle ( è un’annata 2012 ) ma si capirebbe anche senza leggere l’etichetta. Non mancano varietà di profumi e quello spessore che sono d’obbligo dopo un percorso di affinamento in bottiglia di qualche anno.
VOLETE UN SAUVIGNON DI CARATTERE? ECCO IL PICOL DI LIS NERIS
Il primo aspetto che mi colpisce è la grande e potente mineralità, in vera e propria sintonia con il terroir da cui nasce. Con il Picol si capisce davvero quanto il suolo possa dare in fatto di scambio di sensazioni e profumi che ritroviamo nel vino. Il segno indelebile fatto di rocce sedimentarie, pietre, marne e ghiaia riesce a trasportarsi dentro al calice, dando una connotazione unica nonchè forte e precisa al vino.
Ma non finisce qua, ovviamente! Almeno non può finire così quando si ha a che fare con un Sauvignon, peraltro di ottimo livello! Troppo forte la sua voglia di rivalsa e rivincita per perdersi il centro dell’attenzione. Difatti poco dopo aver notato la nota minerale arriva, dritta e veloce come un treno, tutta la carica data dalla vena erbacea tipica del vitigno. In questo caso, però, siamo su livelli più maturi, più appassiti e parlerei di fieno tagliato e di paglia essiccata. Non manca ovviamente la squadra del fruttato con pesca gialla, mela e agrumi maturi. Mi piace anche come continua a dimostrare complessità facendo entrare in campo le spezie, la cannella sopratutto, oppure quel finale dolce che sa appena di miele e che anticipa un leggerissimo e fine accenno di fumè.
FINIAMO IN BELLEZZA
Anche passando all’assaggio si riconoscono tutti i profumi in modo chiaro e preciso. Significa che è un vino equilibrato e che trova armonia tra la parte olfattiva e quella gustativa. Aggiunge sapidità, che non guasta, e che posiziona un ulteriore pilastro su cui appoggiare le forti fondamenta. Non bisogna dimenticare che un vino bianco deve lasciare anche freschezza, forte salivazione e voglia di chiederne nuovamente. Il Picol riesce nell’opera di ingolosirci e di farci capire quanto sia bravo anche nel dare freschezza e voglia di un altro assaggio. Non ha l’impulsività e la reattività di un vino giovanissimo. Ma ha quella sana e saggia freschezza che solo un vino con qualche anno sulle spalle e ben affinato sa dare!
In bocca tocca ogni anfratto e riesce ad accarezzare senza essere eccessivamente aggressivo nell’acidità. Riesce a lasciare il ricordo di sè per molti secondi. La persistenza quindi c’è e si fa riconoscere.
Ogni piccola mossa la fà con eleganza, in modo fine e senza mai alzare troppo il tiro che rischierebbe di rompere quel delicato equilibrio che vuole a tutti i costi mantenere. Non manca nessuno nella fase finale. Frutti, fieno, paglia e mineralità tornano alla ribalta. Quasi a volere sottolineare che hanno gran voglia far sentire la propria voce.
UN SAUVIGNON CHE LASCERÀ IL SEGNO
Ogni giocatore ha un posto preciso in campo. Si muove secondo gli schemi e nessuno di loro va a intaccare quell’armonia che si è creata durante la degustazione. Mi rimarrà un bel ricordo del Picol 2012. Un ricordo fatto di forza e persistenza che fanno da contraltare a eleganza, armonia ed equilibrio. Se la lotta è questa noi amanti del vino possiamo ritenerci molto fortunati!
Se vi è venuta voglia di un bel bicchiere di Picol 2012, sotto trovate il sito giusto per poterlo acquistare.
Enoteca dei Ferrari | Carrara ( MS ) | www.lenotecadeiferrari.com
Info: S.s. Agr. Lis Neris | San Lorenzo Isontino ( Go ) | www.lisneris.it
di MORRIS LAZZONI
VinoperPassione
Il vino è semplice da capire, basta avere passione
vinoperpassione2015@gmail.com
22 Luglio 2016. © Riproduzione riservata